lunedì 23 maggio 2011

LA PIRAMIDE GIARDINO, Bari 1989


Così come in (A. Clarke), autore di "2001 Odissea nello spazio", l'elemento, che simboleggia per l'essere umano il punto in cui il "conoscere" ed il "conosciuto" si fondano, così da diventare parte del tutto, era il "Monolito". Così, nelle menti di tanti altri esseri, sparsi nel corso dei millenni, proliferò analogamente l'idea della "Piramide". Una delle forme geometriche più antiche in natura assimilabile alla montagna: “La montagna sacra … Olimpo degli Dei”.
In essa la primitiva percezione del rapporto fra cielo e terra, andò evolvendo in minuetti astrologici, spirituali e architettonici, fino a rappresentare l'elemento unitario di un procedere collettivo del pensiero degli uomini.
Dalla "Piramide tomba", alla "Piramide trasparente", sopravvive e si sviluppa questo dialogo tra "conoscere" e "conosciuto". Gli esseri "senzienti" del nostro pianeta, dialogano dunque da sempre con questi oggetti simbolici, in continua mutazione, e dalle forme più disparate: coniche, piramidali, a gradoni, circolari, con ardite inclinazioni, tronche, a punta, con in cima la casa degli uomini (Jucatan), in infinite varianti, e dagli usi più disparati.
(...) Cosi ci siamo presentati, alla fiera del Levante di Bari 1988, con l’allestimento per il CNR di una grande piramide in acciaio e pennellature trasparenti; simbolo della ricerca scientifica, collocata in un ambiente parzialmente coperto, che richiami il senso del giardino, dove la scienza e la ricerca si mostrino all'interno di un percorso fluido: COME IL "PASSEGGIARE" SU DI UN PRATO.
All' interno della piramide un giardino all'italiana.
Il giardino come simbolo di una indagine storica da estendersi a quasi tutte le civiltà e per un ambito temporali di millenni, vuole dimostrare che alla sua evoluzione concorre, strettamente collegate con la concezione della natura, la pratica religiosa.
Il giardino racchiude in se, quindi, un patrimonio comune a tutte le civiltà storiche, il mito di un "paradiso terrestre", visto come una condizione smarrita di perfetta armonia tra uomo e natura, fu luogo anticamente di pratiche culturali agresti e domestiche, ebbe zone votate a un "genius loci", alberi e fonti considerati sacri.








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